Negli ultimi anni la parola “Intelligenza Artificiale” (AI) è diventata la bacchetta magica di ogni venditore di software per studi professionali. Pronunciare “AI” apre immediatamente porte, accende l’interesse, e genera un alone di innovazione che rende tutto irresistibile. Peccato che, spesso, dietro a queste promesse ci sia ben poco di concreto e molto di marketing aggressivo e scenari irrealistici.
Attenzione: a fine articolo, come bonus, troverai la Check-list per valutare software AI per Commercialisti
Per un Commercialista abituato a lavorare con i numeri, con scadenze precise e soprattutto con clienti che si aspettano soluzioni affidabili e pratiche, questa nuova “moda” rischia di trasformarsi in una trappola. Come riconoscere il venditore di fumo? Come difendersi e scegliere davvero soluzioni utili?
Molto spesso la demo del software è costruita su dati già perfettamente puliti, ordinati e “a prova di errore”. Ti fanno vedere come tutto funziona liscio e veloce, ma nella realtà quotidiana, i documenti arrivano incompleti, fuori tempo, con errori, oppure in formati diversi. Il risultato? Il software si blocca o richiede continue correzioni manuali.
Ti raccontano di uno studio simile al tuo che, grazie al loro prodotto, ha rivoluzionato tutto: ha ridotto i costi del 70%, ha raddoppiato i ricavi e ha clienti sempre soddisfatti. Peccato che non potrai mai parlare direttamente con quel cliente, che “per privacy” non può essere messo in contatto con te. Un classico escamotage per evitare verifiche dirette.
Il venditore ti mette fretta con frasi del tipo: “Se non lo prendi adesso, il tuo concorrente lo farà e ti supererà.” La paura di rimanere indietro spinge spesso a scelte affrettate. Ma le tecnologie realmente valide si impongono per qualità e risultati, non per minacce e pressione psicologica.
Si parla di “machine learning”, “deep neural networks”, “algoritmi predittivi” senza mai spiegare chiaramente cosa il software fa realmente per lo studio, soprattutto nel lavoro quotidiano di un lunedì mattina. Troppa teoria, poca pratica.
Un Commercialista può usare alcune semplici, ma efficaci, regole per smascherare le promesse vuote:
L’intelligenza artificiale è senza dubbio una tecnologia rivoluzionaria. Ma non è uno strumento magico che da solo risolve tutti i problemi.
In pratica, l’AI funziona bene solo se è integrata in un sistema ben progettato, con processi chiari e personale formato.
Il rischio più grande è investire tempo e denaro in soluzioni che:
L’unico vero alleato di un Commercialista è il proprio spirito critico. Se una promessa sembra troppo bella per essere vera, probabilmente lo è.
L’AI è uno strumento potente, ma serve sapere come e quando usarla. Serve diffidare dalle promesse vuote, richiedere prove concrete e scegliere sempre soluzioni che si adattano al proprio studio, alla propria clientela, e soprattutto ai propri metodi.
Non farti abbindolare dalle parole: chiedi fatti, prova su strada, misura i risultati. Solo così potrai scegliere strumenti che ti fanno davvero fare la differenza.
Usa questa check-list per valutare ogni software con spirito critico e senza farti abbindolare da slogan e promesse vuote.
Conoscere l’Intelligenza Artificiale è una competenza che non può mancare ad un Commercialista che si scontra, sempre più frequentemente, con la necessità di liquidità dei clienti.
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