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Strumenti per Commercialista di prevenzione della Crisi di Impresa

Il tema della crisi di impresa è erroneamente ritenuto riconducibile al momento nel quale l’azienda rischia di non potere più proseguire il proprio percorso in logica di “going concern”.

Al contrario, esistono una serie di strumenti di prevenzione che vanno utilizzati, non nei giorni o nei mesi, ma negli anni precedenti all’emergere della crisi, al fine di prevenirla.

Si tratta di strumenti di prevenzione della crisi di impresa che, da sempre, nella disciplina dei finanziamenti d’azienda, che sono una nicchia della finanza aziendale, vengono utilizzati dall’aziendalista.

Quindi, ben lungi dall’adempiere a regole dettate dal legislatore, si tratta, da parte del dottore Commercialista, di conoscere e usare metodologie e strumenti atte a fare emerge e correggere eventuali distonie nella normale operatività aziendale, con congruo anticipo, in logica strategica.

I contenuti del nostro modello

Esistono, senza pretesa di esaustività, almeno 15 modelli su altrettante tematiche che ho sviluppato, negli anni, al fine di dotare il mio studio professionale di elementi predittivi della crisi di impresa.

Essi sono:

  1. Studiare il bilancio aziendale con la logica particolare e diversa del lettore esterno, segnatamente il lettore finanziario, e i modo particolare la banca
  2. Usare metodologie predittive dei risultati nelle aziende in start up, ben sapendo che la maggior parte dei casi che finisce in malis, generalmente nei primi 3 anni, avviene per le ragioni del “no market needs” e “run out of cash”
  3. Sviluppare sistemi di analisi previsionale di tipo finanziaria, in modo da individuare problematiche di crisi di impresa potenziale o già in essere
  4. Usare metodologie quantitative per aziende in continuità, al fine di dimostrare ed attestare la continuità del progetto di impresa (going concern)
  5. Dotare lo studio professionale di un sistema di rating sintetico, cioè un sistema in grado di replicare le analoghe metodologie sviluppate dai sistemi di rating “esterni” e “interni”
  6. Effettuare valutazioni finanziarie di investimenti, ben sapendo che una significativa quota delle crisi di impresa è conseguente ad errate valutazioni di investimenti, sovente anni prima degli effetti
  7. Scrivere PEF (piani economici e finanziari), poiché gli indicatori usati sono, in larga parte, identici a quelli raccomandati per l’emergere della crisi di impresa
  8. Valutare finanziariamente l’azienda, in modo periodico, poiché è il primo modo per capire se vi siano segnali di deterioramento del patrimonio e del valore aziendale
  9. Sviluppare modelli predittivi del Medio Credito Centrale, anche di tipo what if, unendo la dinamica del rating economico e finanziario con il rating andamentale (rapporto con Centrale Rischi)
  10. Aver cura della stesura di business plan di tipo qualitativo, poiché la maggior parte degli elementi di crisi di impresa è già rinvenibile nella mancanza, carenza o debolezza di piani descrittivi
  11. Insegnare in azienda la cultura del People Management, perché è sciocco ritenere che i segnali di crisi di impresa siano rinvenibili solo nei bilanci, quando è possibile studiarli nei rapporti umani
  12. Aver cura di sviluppare una cultura integrata di impresa, poiché la maggior parte delle crisi di impresa avviene in ambienti privi di corretta cultura integrata di tipo finanziario e strategico
  13. Dotare le imprese clienti di un modello di crisis detection, che in poche aree della gestione esamini opportuni indicatori, analogamente a quanto fanno le migliori strutture finanziarie
  14. Sviluppare per ogni azienda cliente un modello di gestione di cassa, finalizzato al controllo della tesoreria, poiché il primo indicatore di crisi di impresa è, solitamente, la carenza di moneta
  15. Introdurre in azienda modelli di gestione strategica, che solo gli sprovveduti pensano siano fatto di buon senso, e che invece sono conoscibili solo con rigore e approfondito studio metodologico

 

I video

Ho preparato una serie di video per meglio spiegarti i concetti espressi in questo articolo.

Eccoli qui sotto, approfittane.

 

 

Conclusione

Oggi non ho molte cose da aggiungere a questo elenco di considerazioni e alle osservazioni già sviluppate nei video.

Molti Dottori Commercialisti sono autorevoli studiosi e reali interpreti della dinamica aziendale.

Se volete davvero affrontare la problematica della crisi di impresa, a mio parere non ci si può soffermare soltanto sugli strumenti di emergenza, da attuarsi quando la situazione sia già compromessa.

Al contrario, esiste un set di strumenti di consulenza già pronti, da me sviluppati in decenni di consulenza e già testati da centinaia di Commercialisti che sono entrati nella nostra rete professionale a livello italiano.

Non ho molto altro da aggiungere: tutti gli strumenti descritti in questo articolo vengono offerti nel percorso MasterBANK ©.

Iscriviti, se vuoi affrontare in modo professionale e strutturato il tema della crisi di impresa per i tuoi clienti e per potenziali nuovi clienti, senza perdere altro tempo.

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