Quando si parla di sicurezza nei cantieri e di Patente a Crediti, la prima reazione di molti commercialisti è comprensibile:
“Non è una materia mia.”
Eppure, oggi più che mai, questo è un tema che impatta direttamente sulla continuità operativa, fiscale e finanziaria delle imprese del settore edile. Ignorarlo significa non cogliere il rischio economico legato alla sospensione di cantieri, blocco della fatturazione, mancato rispetto di appalti, o contestazioni su costi e sanzioni.
Vediamo allora perché la sicurezza e la Patente a Crediti devono entrare nella cassetta degli attrezzi del commercialista moderno, soprattutto per chi segue clienti con attività in cantiere.
Introdotta dal DL 19/2024, la Patente a Crediti per la sicurezza sarà obbligatoria dal 1° ottobre 2024 per tutte le imprese e lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili.
Ogni soggetto parte con 30 crediti. In caso di gravi violazioni delle norme di sicurezza, vengono decurtati. Se si scende sotto i 15 crediti, l’impresa viene sospesa dai cantieri.
Un’impresa sospesa non può lavorare.
E se non può lavorare, non fattura.
E se non fattura, non incassa, non paga e non versa imposte.
Quando la patente viene sospesa, l’impresa non può operare. Questo ha un effetto immediato su:
Flussi di cassa (niente SAL, niente pagamenti)
Ricavi e margini (da ricalcolare)
Stima degli acconti (da rivedere al ribasso)
Adempimenti IVA (ritardi o assenza di fatture)
👉 Esempio: una ditta perde l’appalto per una scuola pubblica per mancanza di crediti. Il Commercialista dovrà gestire le conseguenze nel piano economico dell’anno e nella pianificazione fiscale.
Tutti gli investimenti in sicurezza – corsi, DPI, software, consulenze, figure RSPP – sono deducibili e in alcuni casi agevolabili (es. credito d’imposta formazione 4.0 o beni strumentali 4.0).
👉 Esempio: una piccola impresa acquista un gestionale per il monitoraggio delle scadenze di formazione e DPI. Il Commercialista, se coinvolto in tempo, può trasformare una spesa di 4.000 € in un credito d’imposta da 1.600 € più deduzione integrale.
In caso di ispezioni, violazioni e sanzioni, entra in gioco l’analisi fiscale: quando è deducibile la sanzione? Quando no? Come gestirla in bilancio?
Serve il Commercialista per evitare che un errore operativo diventi un costo fiscale doppio.
👉 Esempio: una multa per mancata nomina del preposto alla sicurezza è deducibile solo se non si configura dolo. Il Commercialista può aiutare a classificare correttamente la sanzione e a ridurre l’impatto sul risultato d’esercizio.
In un mondo dove la compliance normativa si riflette direttamente sull’economia aziendale, il Commercialista non può più limitarsi a calcolare imposte. Deve:
Verificare l’idoneità operativa dell’impresa nei cantieri (es. patente attiva o sospesa)
Valutare l’impatto economico delle sospensioni o sanzioni
Ottimizzare fiscalmente gli investimenti in sicurezza
Anticipare i rischi che possono mettere in crisi il cantiere e il bilancio
Sì, la Patente a Crediti nei cantieri può sembrare un tema lontano dal mondo della contabilità. Ma oggi, non conoscere queste dinamiche significa esporsi a rischi fiscali, contrattuali e patrimoniali.
Il Commercialista, con la sua visione trasversale su numeri, normativa e programmazione, può diventare la figura chiave per guidare l’impresa edile a operare in sicurezza, continuità e legalità.