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Se non riclassifichi in 4 quadranti non sai fare bene il Commercialista

Il dottore Commercialista si trova oggi in un mercato nel quale sarà necessario assistere le proprie aziende clienti nella negoziazione e pianificazione finanziaria.

Il mondo precedente è in rapida evoluzione, e occorre capire come dialogare con i sistemi interni delle banche. Tali sistemi partono da una analisi dello Stato del Patrimonio di tipo funzionale, che riclassifica il conto in quattro quadranti.

Occorre sapere sia la logica teorica sottostante, sia effettuare i calcoli operativi conseguenti.

I contenuti metodologici del nostro modello

I contenuti metodologici dei nostri modelli excel, illustrati e divulgati nel corso MasterBANK, si basano sulla logica di partenza dello Stato Patrimoniale.

Ciò che stabilisce il nostro codice civile, cioè la stesura di un documento in funzione del “criterio di liquidità ed esigibilità”, è del tutto inutile per le analisi finanziarie.

La ragione è che la stesura dello Stato del Patrimonio di origine contabile risponde a una logica confusa (si veda figura 1).

Figura 1 – La rielaborazione dello Stato Patrimoniale

In questa logica, si confondono poste operative e poste non operative, poste finanziarie e poste commerciali, poste durevoli e poste non durevoli, poste di gestione tipica e non di gestione tipica. Insomma, tale scrittura, che ha funzioni civilistiche e fiscali, ha funzioni diverse da quelle delle analisi di rating finanziario.

Il dottore Commercialista deve riuscire a spiegare all’imprenditore il problema dell’equilibrio finanziario. Per farlo, occorre passare dalla struttura confusa iniziale ad una struttura in 6 blocchi, che veda tre blocchi dal lato dell’attivo, e tre blocchi dal lato passivo. Dal lato attivo:

  1. Attivo circolante
  2. Attivo immobilizzato
  3. Attivo non operativo

Dal lato passivo:

  1. Passivo circolante
  2. Debito finanziario
  3. Patrimonio netto

Una visione intermedia è quello del bilancio che risulta (si veda figura 2).

Figura 2 – Il bilancio che risulta

Il terzo passaggio prevede che si arrivi a un bilancio in 4 quadranti:

Dal lato attivo:

  1. Capitale circolante netto
  2. Capitale fisso netto

Il totale delle due grandezze si definisce Capitale Investito (netto). Non coincide ovviamente con il totale dello Stato Patrimoniale originario.

Dal lato passivo:

  1. Debito finanziario
  2. Patrimonio netto

Il totale delle due grandezze si definisce Capitale Raccolto (netto). Non coincide ovviamente con il totale dello Stato Patrimoniale originario.

Solitamente, il capitale circolante netto si trova in dare (ma potremmo avere situazioni rovesciate).

Per ottenere tale rappresentazione, occorrono delle compensazioni nel bilancio, tra poste in dare e poste in avere.

Tale rappresentazione, ha peraltro la funzione di fare emergere una equivalenza fondamentale nella materia dei Finanziamenti d’Azienda:

W Entity = W Debt + W Equity

Il totale del valore d’azienda equivale, in Finanziamenti d’Azienda, al totale del valore del debito sommato al totale del valore del patrimonio. Si veda la figura 3.

Figura 3 – Entity ed equity approach

Tali ragionamenti sono funzionali a tutte le evoluzioni successive in materia di consulenza (pianificazione finanziaria, rating, valutazioni di investimenti, d’azienda, ecc.).

 

I video

Ho preparato una serie di video per meglio spiegarti i concetti espressi in questo articolo.

Eccoli qui sotto, approfittane:

Conclusione

 Il dottore Commercialista può continuare a pensare di rimanere fermo nella situazione classica dello studio che lavora per adempimenti civilistici e fiscali obbligatori? Certo, è comodo pensarlo, perché il cambiamento comporta stress.

Tuttavia, in un mondo in rapida evoluzione, caratterizzato da un cambiamento tecnologico senza precedenti, da software che svilupperanno in automatico gli adempimenti, da cambiamenti di mercato improvvisi, da una crisi pandemica durevole e da rivoluzioni normative in materia finanziaria, appare allo scrivente un rischio eccessivo.

A fronte, giova pensare che approfondire la conoscenza del mondo dei Finanziamenti d’Azienda apre la strada a interessanti opportunità di consulenza e correlata remunerazione, oltre che a una ripresa di un ruolo prestigioso, spesso dimenticato: quello della libera consulenza.

Questa è la strada che hanno già percorso molti liberi professionisti che hanno seguito il corso MasterBANK ©, al fine di affrontare, non da soli ma in logica di rete, le complesse sfide della consulenza di oggi.

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