
Gli imprenditori non sono solo titolari d’azienda: sono persone con patrimoni complessi, intrecciati a rischio d’impresa, esigenze familiari e obiettivi di vita. Limitarsi a “leggere i numeri del bilancio” dell’azienda lascia fuori metà della scacchiera: debiti personali, immobili, partecipazioni, investimenti finanziari, liquidità, flussi positivi e negativi che impattano decisioni operative e scelte di investimento.
Una semplice applicazione di check-up patrimoniale personale consente allo studio di trasformare questa complessità in un percorso consulenziale strutturato, rapido da eseguire ma molto professionale.
Raccolta dati guidata e veloce: immobili, partecipazioni, investimenti, debiti, liquidità, note/obiettivi. Campi dinamici (aggiungi righe all’occorrenza), validazione numerica coerente con la prassi italiana.
Analisi automatica con indicatori chiave:
Leverage (Debito/Attivo), LTV sugli immobili, DSCR (copertura flussi/rate), HHI (concentrazione per classe), mesi di copertura rate con la liquidità.
Rendimenti lordi/netti per ciascuna classe (immobili, partecipazioni, strumenti finanziari) e yield medio del portafoglio.
Confronto con benchmark e target personalizzati: redditività attesa, ripartizioni obiettivo (es. Immobili 35%, Partecipazioni 10%, Investimenti 35%, Liquidità 20%), mesi target di liquidità, stress test sulle rate.
Note consulenziali automatiche: raccomandazioni “parlanti” (riduzione leva, ribilanciamento, ottimizzazione flussi, revisione canoni/costi, ecc.).
Report professionale: tabelle e grafici in pagina (nessuna libreria esterna), stampa immediata in PDF per il cliente.

Visibilità integrata del rischio
L’imprenditore spesso sovrastima la solidità perché guarda margini aziendali, ma trascura leva personale, garanzie reali e concentrazione immobiliare. Un check-up evidenzia dove il rischio si addensa.
Decisioni più rapide e difendibili
Con indicatori come DSCR e mesi di copertura, il cliente capisce subito se può permettersi nuovi impegni (leasing, investimenti, mutui) o se deve prima rafforzare cassa.
Ottimizzazione dei flussi
Il confronto tra flussi lordi, imposte e uscite finanziarie mostra dov’è la frizione: canoni bassi, costi alti, dividendi scarsi, duration dei bond non coerente, ecc.
Ribilanciamento semplice da spiegare
Grafici “attuale vs target” rendono concreto l’intervento: quanto ridurre sugli immobili, quanta liquidità accumulare, quanta parte spostare su strumenti liquidi e decorrelati.
Relazione banca più forte
Portare LTV, leverage, DSCR e stress test in un fac-simile di dossier banca cambia il tono della trattativa su tassi, covenant, garanzie.
Allineamento con obiettivi di vita
Target di rendimento, orizzonte temporale e profilo di rischio spostano la conversazione dall’“adempimento” alla pianificazione.
Nuove linee di ricavo: pacchetti “check-up + follow-up” (annuale o semestrale), piani di ribilanciamento, supporto alla negoziazione bancaria, ridisegno della struttura debitoria.
Differenziazione: non solo contabilità e fiscale, ma consulenza patrimoniale personale orientata ai dati, con metrica e benchmark chiari.
Efficienza: raccolta dati in 15–30 minuti, analisi automatica in tempo reale, report pronto da discutere.
Cross-selling naturale**:** il check-up fa emergere bisogni (tutela, passaggi generazionali, trust, holding, previdenza) che aprono progetti consulenziali.

Leverage personale (Debito/Attivo): misura l’esposizione complessiva, non solo aziendale.
LTV immobili: qualità della leva su asset non liquidi.
DSCR: sostenibilità del servizio del debito con i flussi ricorrenti del patrimonio personale.
HHI: concentrazione/fragilità dell’allocazione (un portafoglio “tutto immobili” non è resiliente).
Mesi di liquidità: quante rate posso pagare anche a ricavi fermi?
Yield netto per classe: ciò che entra davvero dopo costi, sfitto e imposte.
Stress test: cosa succede se le rate aumentano del +20% o se i flussi calano?
Kick-off (30’)
Raccolta dati con il cliente (anche da remoto): immobili, partecipazioni, investimenti, debiti, liquidità, obiettivi.
Analisi live (15’)
Calcolo e discussione degli indicatori. Focus sui tre “semafori”: leva, liquidità, concentrazione.
Proposta operativa (15’)
3–5 azioni concrete ordinate per impatto: es. rinegoziazione debito, riallineo canoni, accumulo cassa fino a X mesi, ribilanciamento Y%.
Report e follow-up
Stampa PDF con KPI e grafici, piano d’azione sintetico, calendario di monitoraggio (trimestrale/semestrale).
Check-up singolo (fixed fee): raccolta, analisi, report e call di restituzione.
Abbonamento annuale: 2–4 check-up/anno + assistenza ribilanciamento + dossier banca.
Progetto “ristrutturazione debiti/allocazione”: tariffa mista (fee + success fee su risparmi/tassi).

Zero database e niente lock-in: i dati restano nel controllo del cliente; lo strumento produce un report, non un “contenitore” permanente.
Trasparenza: ipotesi e benchmark esplicitati per evitare “effetti scatola nera”.
Allineamento interessi: il check-up genera scelte più prudenti, difendibili con banche e familiari.
Il bilancio d’esercizio racconta l’azienda. Il check-up patrimoniale personale racconta l’imprenditore: rischi, risorse e priorità. Con un’applicazione leggera ma professionale lo studio può:
fare analisi rapide e “bank-grade” senza burocrazia,
visualizzare dove intervenire (leva, liquidità, concentrazione, rendimenti),
proporre piani d’azione concreti e misurabili,
consolidare una relazione consulenziale continuativa.
È un cambiamento semplice da implementare, ma ad altissimo valore strategico per il cliente e per lo studio.

