Molti imprenditori, anche esperti, ignorano il contenuto della propria Centrale Rischi finché non è troppo tardi. Eppure, questo report – gestito dalla Banca d’Italia – è determinante per il rapporto con le banche, per l’accesso al credito e perfino per la reputazione aziendale.
Ecco perché ogni Commercialista dovrebbe educare i propri clienti a controllarla periodicamente.
La Centrale dei Rischi (CR) è un sistema informativo gestito dalla Banca d’Italia che raccoglie mensilmente i dati forniti da banche e finanziarie sui rapporti di credito intestati a persone fisiche e giuridiche.
Non riguarda solo chi ha “problemi”: ogni affidamento (scoperto di conto, anticipo fatture, fido, mutuo, leasing) viene tracciato, anche se regolarmente utilizzato.
Perché le banche la usano come base per valutare l’affidabilità del cliente.
Anche con un bilancio solido, una segnalazione errata o una posizione mal gestita può:
Molti imprenditori non sanno di essere “segnalati” finché la banca non nega un prestito o riduce le linee.
Far comprendere che la Centrale Rischi è un documento da controllare almeno ogni 3-4 mesi, proprio come il bilancio o il cassetto fiscale.
Guidare il cliente nel fare richiesta gratuita della propria CR sul sito della Banca d’Italia con SPID o CNS.
Molti dati sono tecnici e poco comprensibili per chi non ha competenze specifiche. Il commercialista può:
Dove necessario, supportare l’impresa nel dialogo con le banche per riqualificare il profilo o chiedere rettifiche.
La Centrale Rischi è lo specchio bancario dell’impresa.
Un bilancio perfetto non basta, se nella CR ci sono segnali d’allarme.
Il Commercialista può (e dovrebbe) giocare un ruolo chiave nell’educare l’imprenditore alla gestione consapevole del proprio profilo bancario.