
Nel 2023 la Corte di Cassazione (sentenza n. 5480/2023) ha confermato la dichiarazione di fallimento di un’impresa artigiana individuale della provincia di Cagliari.
L’imprenditore aveva sostenuto di essere un semplice artigiano, quindi non soggetto a fallimento; ma la Suprema Corte ha stabilito che, in base ai dati oggettivi — volume d’affari, numero di dipendenti, organizzazione e livello di indebitamento — l’attività aveva ormai assunto caratteristiche di impresa commerciale piena, quindi fallibile.
La vicenda è significativa non solo per il profilo giuridico, ma per ciò che rivela sul piano economico:
📉 una microimpresa artigiana cresciuta senza controllo finanziario, senza pianificazione e senza adeguati assetti, fino a diventare troppo grande per restare semplice e troppo fragile per diventare impresa strutturata.
Analizzando la documentazione pubblica, emergono dinamiche tipiche del settore artigiano:
Espansione disordinata
L’artigiano ha aumentato la produzione e gli investimenti (macchinari, personale) senza un piano di sostenibilità finanziaria.
I debiti a breve sono cresciuti più rapidamente dei flussi di cassa, creando un disequilibrio strutturale.
Assenza di controllo economico-finanziario
Nessun piano di tesoreria, nessun bilancio gestionale trimestrale, nessun indicatore di allerta.
La gestione era affidata alla “memoria” e alla percezione dell’imprenditore, non ai numeri.
Isolamento professionale
Il commercialista seguiva solo la parte fiscale, limitandosi a presentare dichiarazioni e bilanci civilistici.
Nessun supporto nella pianificazione finanziaria, nel dialogo bancario o nella valutazione del rischio.

Un Finanzialista, cioè un commercialista formato in finanza d’impresa e business continuity, avrebbe potuto:
Creare una mappa della liquidità settimanale, individuando il fabbisogno di cassa nei diversi periodi dell’anno.
Calcolare il DSCR (Debt Service Coverage Ratio) per verificare la capacità dell’impresa di sostenere il debito.
Applicare un semplice stress test: simulare +20 % sui costi e −15 % sui ricavi per verificare la tenuta del cash flow.
👉 Con questi strumenti, il professionista avrebbe potuto individuare almeno un anno prima l’avvicinarsi della crisi.
Il Finanzialista avrebbe consigliato:
una linea di credito dedicata alla liquidità stagionale, garantita dal Fondo Centrale PMI;
un miniplafond per leasing o factoring sui crediti ricorrenti;
un piano di ammortamento proporzionale al flusso di incassi, negoziato con la banca.
L’obiettivo non è “indebitarsi di più”, ma allineare la finanza all’operatività, evitando i picchi di tensione.
Attivare un cruscotto di early warning basato su 5 indicatori (liquidità, margine, indebitamento, DSO, utile gestionale).
Formare l’imprenditore artigiano alla lettura dei numeri chiave: non bilanci da revisore, ma strumenti per decidere in tempo.
Aggiornare trimestralmente i dati previsionali, per mantenere il controllo sulla continuità aziendale.

Questo caso reale dimostra che la mancanza di assetti finanziari adeguati è la causa invisibile di centinaia di fallimenti artigiani ogni anno.
Le imprese non crollano perché perdono clienti, ma perché non hanno previsto le conseguenze finanziarie della crescita o della contrazione del mercato.
Il Commercialista moderno deve diventare il custode della continuità del cliente:
costruisce strumenti di monitoraggio,
trasforma il bilancio in linguaggio bancario,
guida l’imprenditore a ragionare come un CFO, non solo come un artigiano.

Il corso MasterBANK AIW ti insegna a gestire e prevenire proprio questo tipo di crisi.
Attraverso moduli pratici e casi reali, imparerai a:
leggere i segnali di crisi economico-finanziaria,
costruire modelli di continuità e stress test,
individuare e proporre le soluzioni di finanziamento più efficaci per PMI e artigiani,
accompagnare i tuoi clienti nel dialogo con le banche e i confidi.
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Aiuta le imprese artigiane a non finire come quella di Cagliari: in crisi per mancanza di guida.
💬 “Un artigiano può fare miracoli con le mani.
Ma senza un Commercialista-Finanzialista, rischia di non poterli più finanziare.”
— Filosofia MasterBANK AIW

