In un mercato sempre più competitivo, molte aziende temono di esporre la propria offerta accanto a quella di un concorrente. Eppure, numerose ricerche di psicologia cognitiva e comportamentale dimostrano che il confronto diretto può incrementare significativamente le vendite.
Vediamo perché.
Ogni decisione d’acquisto comporta un costo cognitivo. Il potenziale cliente deve raccogliere dati, valutare alternative, ridurre incertezze. Questo processo può essere faticoso e portare a paralisi decisionale (choice paralysis).
Quando offriamo un confronto immediato, semplifichiamo il compito del cervello: il cliente può vedere i vantaggi comparativi senza doverli cercare. Questo riduce la fatica mentale e favorisce decisioni più rapide e sicure.
In breve: il cervello ama le scorciatoie, e il confronto visivo è una scorciatoia privilegiata.
Secondo studi classici di Kahneman e Tversky, il cervello umano utilizza il primo dato disponibile (l’ancora) come base per giudicare tutte le informazioni successive.
Quando presenti la tua offerta accanto a quella di un concorrente, hai il potere di creare tu stesso l’ancora.
Se il concorrente appare più costoso o meno vantaggioso, la tua proposta sarà percepita come più equilibrata e quindi più desiderabile.
In breve: chi controlla l’ancora, controlla la percezione di valore.
Gli studi di Festinger sulla teoria del confronto sociale mostrano che, di fronte a due alternative, le persone tendono a scegliere quella che le fa sentire più competenti o più intelligenti.
Se la tua offerta è posizionata strategicamente per apparire “la scelta intelligente” (miglior rapporto qualità-prezzo, vantaggi chiari), il cliente sarà spinto inconsciamente a sceglierla per sentirsi più competente.
In breve: i clienti non vogliono solo comprare: vogliono sentirsi bravi a scegliere.
Il modo in cui il confronto è presentato (la cornice) influenza profondamente la decisione finale.
Se costruisci un confronto che enfatizza i tuoi punti forti senza denigrare l’altro, crei un’immagine di affidabilità e competenza.
Il Framing Effect dimostra che la stessa offerta può essere percepita come molto diversa solo cambiando il contesto in cui viene presentata.
In breve: non basta confrontarsi. Devi costruire il contesto emotivo e cognitivo del confronto.
Esporre la propria offerta accanto a quella di un concorrente non solo non è rischioso, ma può essere una potente leva psicologica per:
Ridurre la fatica decisionale
Creare ancore favorevoli
Stimolare il senso di competenza del cliente
Controllare il contesto emozionale della scelta
Chi domina il confronto, domina la mente del cliente.
La vera domanda non è se confrontarsi, ma come farlo in modo strategico.