
I numeri parlano chiaro.
Dal 2012 al 2023, il numero di imprese artigiane in Italia è passato da 1.867.000 a 1.457.000, con una perdita di oltre 400.000 attività.
Solo tra il 2014 e il 2024 si contano quasi 400 mila artigiani in meno, e la tendenza continua: nel 2025 alcune province, come Ancona e Ravenna, hanno registrato cali del 7-9%.
Dietro questi numeri c’è molto più di un problema economico:
c’è una crisi strutturale di liquidità, accesso al credito e continuità aziendale.
La maggior parte degli artigiani non fallisce perché “non sa lavorare”, ma perché non ha un piano finanziario e non trova supporto strategico per gestire debiti, margini, e flussi di cassa.
In altre parole, manca la figura del Finanzialista — il consulente capace di leggere, prevenire e risolvere le crisi prima che diventino insolvenze.
Le imprese artigiane soffrono di un problema cronico: il Commercialista arriva troppo tardi.
Si presenta quando il danno è fatto, quando le fatture non si incassano, i mutui non si pagano, e le banche hanno già chiuso i rubinetti.
Eppure, proprio il Commercialista — se formato e dotato degli strumenti giusti — può essere la prima linea di difesa contro la crisi.
Il nuovo ruolo del Commercialista deve evolversi da gestore del bilancio a Finanzialista d’impresa, con tre funzioni chiave:
Analista di continuità finanziaria
Monitorare gli indici di liquidità, DSO e leva finanziaria.
Creare modelli previsionali trimestrali per stimare il rischio di tensione di cassa.
Consulente in finanziamenti d’impresa
Affiancare l’artigiano nella ricerca di linee di credito agevolate, contributi e strumenti BEI/SACE.
Tradurre i dati di bilancio in rating bancario positivo, rendendo il cliente finanziabile.
Costruttore di piani di business continuity
Definire scenari di crisi, riserve minime di liquidità, e strategie di risposta a cali improvvisi di fatturato.
Creare con l’imprenditore una “mappa della sopravvivenza finanziaria” dell’impresa.

Secondo i dati elaborati da CGIA di Mestre e da fonti come Infocamere, la maggioranza delle chiusure artigiane non deriva da perdite di bilancio, ma da mancanza di cassa e accesso al credito.
Molti piccoli imprenditori:
non sanno calcolare il punto di pareggio finanziario,
non gestiscono il ciclo incassi/pagamenti,
non monitorano la leva finanziaria,
non comunicano con la banca fino al momento del problema.
👉 Qui entra in gioco il Commercialista-Finanzialista:
colui che anticipa la crisi, dialoga con il sistema bancario e trasforma i numeri in soluzioni concrete.
MasterBANK AIW è il primo percorso in Italia che unisce educazione finanziaria, analisi predittiva e business continuity per i professionisti dell’area contabile e fiscale.
Il corso insegna come:
costruire un modello di continuità finanziaria per le PMI e gli artigiani;
applicare strumenti di intelligenza artificiale per prevedere le tensioni di cassa;
dialogare con le banche con un linguaggio tecnico-finanziario;
strutturare piani di finanziamento d’impresa bancabili;
diventare il riferimento strategico per imprese, consorzi e reti artigiane.
Ogni modulo parte da casi reali e li traduce in strumenti pratici da utilizzare nel tuo studio: dashboard, indici, stress test e modelli di cash flow predittivo.

L’Italia ha bisogno di un nuovo tipo di consulente:
non più solo revisore o fiscalista, ma difensore della continuità economica.
Oggi, diventare Finanzialista con MasterBANK AIW significa:
aiutare gli artigiani a restare vivi,
far crescere il proprio studio professionale,
assumere un ruolo centrale nel rilancio del tessuto produttivo italiano.
💬 “Ogni impresa che chiude è una sconfitta per la finanza professionale.
Il Finanzialista non guarda il bilancio: lo fa respirare.” — Filosofia MasterBANK AIW

