Nell’articolo precedente ti ho spiegato tecnicamente come l’AI giunge alle conclusioni che poi ti comunica come risposta. Hai visto che che non fa ricerche su “Google” e che è in grado di mostrarti varie opzioni.
Oggi andiamo ancora di più nel tecnico: niente di difficile, ma sicuramente necessario per poter padroneggiare bene queste tecnologie.
La frase dell’utente viene tokenizzata (scomposta in unità linguistiche).
Viene costruita una rappresentazione semantica che collega concetti e relazioni:
Entità numeriche → 10.000
, 5%
, 3 anni
.
Entità finanziarie → investimento
, titolo obbligazionario
, rendimento
.
Intento → calcolare un valore futuro (“quanto avrò alla fine”).
In questa fase entra in gioco il parsing semantico e la mappatura sul contesto matematico-finanziario.
Dal modello vengono attivati i pattern di conoscenza appresi durante l’addestramento, associati alla categoria “interessi” o “calcolo finanziario”.
Vengono recuperate le formule standard:
Interesse semplice:
M=C+(C×i×n)M = C + (C \times i \times n)
Interesse composto:
M=C×(1+i)nM = C \times (1 + i)^n
Si rileva un punto di ambiguità: non è specificato se il calcolo deve considerare interesse semplice o composto.
Viene quindi applicata una strategia di disambiguazione: presentare entrambe le possibilità.
La scelta di mostrare entrambe deriva da un modello euristico: evitare risposte incomplete quando l’input non è del tutto definito.
I dati estratti vengono sostituiti nelle formule:
Capitale iniziale C=10.000C = 10.000
Tasso annuo i=0,05i = 0,05
Numero anni n=3n = 3
Viene eseguita un’operazione di reasoning numerico integrato:
Composto: 10.000×(1,05)3=11.576,2510.000 \times (1,05)^3 = 11.576,25
Semplice: 10.000+(10.000×0,05×3)=11.50010.000 + (10.000 \times 0,05 \times 3) = 11.500
I risultati numerici vengono trasformati in linguaggio naturale.
La risposta è strutturata in modo da:
Evidenziare i due scenari.
Mostrare i calcoli in forma leggibile.
Dare un contesto (“di solito si considera l’interesse composto”).
In questa fase viene applicato un modello di coerenza discorsiva, che organizza la spiegazione in passi chiari e progressivi.
L’utente riceve una risposta in linguaggio naturale, con il risultato calcolato e la spiegazione dei passaggi logici e matematici.
L’output è una combinazione di:
Inferenza semantica (capire cosa si chiede).
Richiamo di conoscenze apprese (formule).
Ragionamento numerico (esecuzione calcoli).
Generazione linguistica (spiegazione chiara e coerente).
👉 In sintesi: il processo è una pipeline che va da comprensione linguistica → recupero della conoscenza → ragionamento logico-numerico → generazione della risposta.
Leggi il prossimo articolo per conoscere questa pipeline in forma di schema logico/pseudocodice per rendertela ancora chiara.