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Come può il Mediocredito centrale ridare fiato al Commercialista

Una sera d’estate, in una trattoria romana, tra una cacio e pepe e una matriciana chiacchieravo amabilmente con due miei ex allievi di MasterBANK, Dottori Commercialisti – e oggi Finanzialisti © – coi quali stavamo svolgendo nell’Urbe una importante consulenza.

Chiacchierando della involuzione della loro professione, mi spiegavano di recenti questioni che appassionavano molti loro colleghi, dalla nuova possibilità di svolgere l’attività di magistrato tributario alla presunzione di accertamento induttivo dell’Agenzia delle Entrate sulle tariffe professionali, partendo da un provvedimento normativo che in realtà -se d’accordo le parti – le ha abolite da anni (sic).

Perché i miei due compagni ex corsisti non erano appassionati ai dibattiti che, in queste settimane estive, tengono banco negli ambienti social collegati all’ordine dei Commercialisti?

La risposta è che – per loro fortuna – hanno di meglio da fare.

Semplicemente, non hanno bisogno, per fare fattura, di lottare sulle tariffe degli adempimenti obbligatori o di lottare per circa seicento posti da magistrato tributario in una concorrenza potenziale di centinaia di migliaia di aventi diritto (si pensi alla platea di Commercialisti, tributaristi, avvocati, ecc.).

Non sono questi miei compagni Commercialisti più fortunati di altri: semplicemente dispongono, per loro scelta e impegno, di strumenti di consulenza che consentono parcelle professionali importanti e di offrire servizi in settori di consulenza a bassissima – per non dire quasi nulla – competitività.

Uno dei molti modelli a loro disposizione è quello che, partendo dalla normativa del Mediocredito Centrale, consente di fare analisi di scenario, predittivo, anche in logica what if, sui bilanci delle imprese clienti.

No – se ve lo state chiedendo – non è il software ministeriale gratuito disponibile a tutti, ovviamente.

Si tratta di uno strumento, da loro creato nel nostro gruppo ricerca, che consente spettacolari analisi di consulenza evoluta in materia di azienda, per prendere scelte ex ante, e non per decidere quanto pagare di tasse, ex post.

 

I contenuti metodologici del nostro modello

I contenuti metodologici dei nostri modelli Excel partono dallo studio delle norme giuridiche.
Ci è voluto un anno, da parte dei Commercialisti del gruppo ricerca MasterBANK ©, per esaminare le copiose fonti normative della nuova norma del Fondo Mediocredito Centrale, e portarla su modelli Excel.

Esula dallo scopo di questo articolo la trattazione del complesso modello previsionale che è stato realizzato, a uso professionale per gli studi dei Commercialisti della rete. Ciò che qui rileva è invece introdurre il tema, partendo dalla comprensione della sua rilevanza e della sua applicazione.

Il fondo del Mediocredito Centrale prende in considerazione i parametri aziendali in funzione di tre distinte aree valutative: la forma giuridica, il regime di contabilità e il settore di attività economica.

Possiamo dire quindi che la sua applicazione sia praticamente totalizzante rispetto alla casistica delle imprese clienti di uno studio professionale.

Inoltre, occorre comprendere che, a differenza del passato, siamo di fronte non più ad un semplice scoring, ma ad un vero e proprio complesso sistema di rating.

Ciò conduce a un’analisi doppia, su due distinte valutazioni: economica e andamentale (si veda figura 1).

Figura 1 – Valutazione del fondo

Il secondo aspetto che va considerato è che il modello entra direttamente nel campo della consulenza aziendale del Commercialista.

Sia ben chiaro, il modello può essere usato – se si dispone di questo strumento di nostra proprietà – sia in logica consuntiva, sia in logica previsionale, anche mediante analisi what if.

Riuscite a immaginare la potenza del modello per fare consulenza predittiva, in sede di predisposizione del bilancio, durante l’attività di controllo di gestione e monitoraggio di Crisi di Impresa?

Per farlo, tuttavia, occorre avere un approfondito studio in merito a cinque capitoli essenziali dell’analisi finanziaria del bilancio, e cioè la redditività, la patrimonializzazione, la liquidità, il grado di copertura degli oneri finanziari e la solidità (si veda la figura 2).

Figura 2 – Valutazione economico-finanziaria

Quanto al terzo aspetto della questione, occorre considerare che il modello del Mediocredito Centrale considera anche la valutazione andamentale.

Pertanto, non basta più considerare i dati di bilancio, storici e prospettici, ma anche il loro impatto sul sistema bancario e – a prescindere da questi – gli andamenti della Centrale dei Rischi. Questo significa lavorare sul parametro del comportamento aziendale sul sistema bancario.

Ciò offre al libero professionista uno straordinario modello di analisi, controllo e monitoraggio, utile alla consulenza futura.
Occorre esaminare mensilmente tre indicatori fondamentali, e cioè la tensione sul breve termine (rapporto utilizzato su accordato), lo sconfinamento sul breve termine e lo sconfinamento sui finanziamenti.

Come docente universitario di finanziamenti d’azienda per molti anni accademici vi ricordo che tali tre indicatori sono essenziali per il monitoraggio di uno stato di crisi aziendale, in termini predittivi, e quindi prevenire comportamenti negativi (si veda figura 3).

Figura 3 – Valutazione andamentale

Possiamo allora trarre una conclusione su quanto trattato in questo articolo.

 

Consiglio professionale

Abbiamo visto, in questo articolo, come sia possibile intervenire sulle aziende clienti usando le opportunità offerte dal nuovo fondo del Mediocredito Centrale per fare consulenza. Il mio consiglio è quello di dotare il vostro studio professionale delle stesse capacità di analisi dei miei ex allievi del corso MasterBANK ©, che hanno dedicato a questa opportunità un intero anno di ricerca.

Invece di pensare che altri facciano i vostri interessi (l’Ordine, le Commissioni Parlamentari, il Governo, la classe politica), io vi consiglio di prendere la scorciatoia, e venire a seguire il ciclo di lezioni professionali sul nostro modello di monitoraggio della Crisi di Impresa che si tiene di sabato, nel mese di settembre.

In esse, spieghiamo, anche con casi pratici professionali della rete, come sia possibile effettuare sia la valutazione economica-finanziaria, sia quella andamentale delle aziende clienti. La grande differenza sta nel fatto che tutte le nostre celle di lavoro sono aperte, tutte le formule spiegate, tutte le analisi disponibili in forma logica e grafica per analizzare non soltanto il passato, ma anche il futuro dell’impresa, e fornire consulenza qualificata sulle scelte preventive.

Vi consiglio di riappropriarvi della vostra libertà professionale, perché non siete dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, ma – se siete conseguenti nelle scelte – stimati liberi professionisti.

Iscriviti, senza impegno, alla prossima lezione di prova del
corso MasterBANK.

Potrai toccare con mano gli strumenti professionali a disposizione dei Finanzialisti e cosa significhi lavorare in rete sull’intero territorio nazionale.

Ci sono ancora pochi posti disponibili.

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