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Centri di Elaborazione Dati Condivisi tra Studi: l’antidoto alla crisi silenziosa dei Commercialisti

Negli ultimi anni, lo scenario della professione contabile è cambiato radicalmente:

  • Clienti sempre più esigenti, ma disposti a pagare sempre meno.

  • Costi in crescita (personale, tecnologia, aggiornamenti).

  • Margini compressi da adempimenti automatizzati e concorrenza aggressiva.

  • Investimenti obbligatori in sicurezza, digitalizzazione, intelligenza artificiale.

In questo contesto, andare da soli è sempre più difficile.
Ecco perché sempre più studi iniziano a considerare un’opportunità concreta:

Creare Centri di Elaborazione Dati (CED) condivisi tra più professionisti.

Una scelta organizzativa che può sembrare difficile da realizzare, ma che – se ben progettata – permette di ridurre i costi, aumentare la qualità, attrarre clienti strutturati e affrontare gli investimenti tecnologici in modo sereno e sostenibile.

Cos’è un CED condiviso?

Un Centro di Elaborazione Dati condiviso è una struttura (fisica o virtuale) in cui più studi professionali:

  • Unificano l’elaborazione contabile e fiscale (F24, dichiarazioni, CU, bilanci…)

  • Utilizzano un gestionale unico (con licenze condivise)

  • Formano un team operativo centralizzato (collaboratori comuni, magari in smart working)

  • Mantengono la relazione cliente separata e personale

  • Condividono gli investimenti in tecnologia, sicurezza, AI, formazione

Insomma: si centralizzano le operazioni tecniche ripetitive e si mantiene il presidio consulenziale presso ogni singolo studio.

Pro: perché conviene?

✅ 1. Riduzione immediata dei costi fissi

  • Licenze software condivise

  • Personale operativo condiviso (elaborazioni, front-office)

  • Sicurezza informatica gestita una volta sola

👉 Esempio: 3 studi con 2 collaboratori ciascuno uniscono le forze, passano a un team di 4 operatori centralizzati. Risparmio netto: fino al 25% del costo del personale.

✅ 2. Maggiore forza negli investimenti

  • È più facile investire in AI, cloud, portali documentali o software evoluti se il costo è diviso tra più soggetti.

  • Puoi permetterti strumenti che da solo non potresti sostenere.

👉 Esempio: un gestionale con dashboard di business intelligence costa 8.000 €/anno. Da solo lo scarti. In 4, costa 2.000 €/anno a studio. Fattibile.

✅ 3. Scalabilità dei servizi

  • Un CED ben strutturato può gestire volumi doppi o tripli con poco personale aggiuntivo.

  • Questo ti consente di prendere più clienti senza aumentare il carico gestionale.

👉 Esempio: lo studio A gestisce 80 clienti. Unendosi al CED, può salire a 120, delegando tutto l’adempimento e concentrandosi sulla consulenza.

✅ 4. Più tempo per la consulenza

  • Liberato dal peso dell’elaborazione, il professionista può dedicare tempo alla formazione, alla consulenza e alla vendita di servizi a valore aggiunto (analisi di bilancio, finanza agevolata, controllo di gestione…).

Contro: cosa valutare prima di partire

⚠️ 1. Serve fiducia e trasparenza tra gli studi

  • Chi coordina?

  • Come si dividono i costi?

  • Chi gestisce il personale?

👉 Soluzione: partire con uno statuto chiaro, magari in forma di ATS o rete tra professionisti. Fissare obiettivi, ruoli e tempi di revisione.

⚠️ 2. Standardizzazione dei processi

  • Ogni studio ha abitudini diverse: modelli Excel, tempistiche, software.

  • Per funzionare, il CED deve avere un metodo unico, condiviso e documentato.

👉 Soluzione: una prima fase di armonizzazione dei flussi e delle procedure, con un referente operativo dedicato.

⚠️ 3. Gestione delle responsabilità

  • Il professionista mantiene la responsabilità delle dichiarazioni, anche se elaborate dal CED.

👉 Soluzione: sistema con verifiche automatiche e check finali, con tracciabilità delle revisioni.

Quando conviene partire?

  • Se gestisci più di 50 clienti ma non riesci a crescere per limiti operativi

  • Se sei stanco di correre dietro a scadenze e piccoli errori

  • Se vuoi offrire più consulenza ma non trovi mai tempo

  • Se ti spaventa l’idea di investire in tecnologia da solo

Conclusione

Un CED condiviso non è solo una soluzione operativa. È una strategia per restare vivi nel mercato.
Ti consente di fare massa critica, liberare risorse mentali, investire senza paura e tornare a fare il mestiere che ami: consulente di fiducia del tuo cliente.

Non serve fondersi. Non serve rinunciare alla propria identità.
Serve solo una visione più ampia e un pizzico di coraggio organizzativo.

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