Nel mare degli indici di bilancio, il ROE è uno dei più significativi. Per ogni Commercialista che voglia affiancare l’imprenditore con uno sguardo non solo contabile ma anche strategico, conoscere il ROE – e soprattutto saperlo leggere – è essenziale.
Vediamo insieme cosa significa, perché è importante e come interpretarlo nei bilanci dei tuoi clienti con esempi pratici.
ROE sta per Return On Equity, ovvero redditività del capitale proprio. In parole semplici, misura quanto rende l’investimento dei soci in azienda. È espresso in percentuale e si calcola così:
ROE = Utile netto / Patrimonio netto
Il ROE risponde a una domanda fondamentale:
👉 “Ogni euro investito dai soci, quanto ha reso?”
Un ROE alto indica che l’azienda è capace di generare profitti con le risorse messe a disposizione dai soci. È un segnale positivo, sia per chi è già dentro l’impresa, sia per potenziali investitori o finanziatori.
Un ROE basso o negativo, invece, può indicare problemi di redditività, inefficienze gestionali o eccessivo indebitamento (quando il costo del debito supera la redditività aziendale).
Non esiste un valore universale, ma in linea generale:
Va sempre interpretato in relazione al settore, alla dimensione dell’impresa, e alla struttura finanziaria (es. alta leva può “drogare” il ROE).
È una PMI del settore alimentare con margini operativi stabili e debiti contenuti. Ha generato un utile netto di 180.000 € con un patrimonio netto di 1 milione.
✅ Interpretazione: ottima redditività, gestione efficiente. L’azienda sta premiando il capitale dei soci con rendimenti molto superiori a quelli di mercato.
È una società nel settore edilizio, con utile netto di 60.000 € su 1 milione di patrimonio. Il ROE è positivo ma basso.
⚠️ Interpretazione: l’impresa è stabile ma poco redditizia. Forse è il momento di analizzare i costi fissi, rinegoziare debiti o rilanciare l’attività commerciale.
Impresa artigiana con perdita netta di 40.000 € su 1 milione di capitale proprio.
🚨 Interpretazione: l’azienda sta erodendo il patrimonio dei soci. Il Commercialista deve attivarsi per capire se si tratta di una crisi temporanea o strutturale e valutare azioni correttive (piano industriale, riduzione dei costi, aumento ricavi).
Un ROE può apparire molto alto se l’azienda è fortemente indebitata: pochi mezzi propri e molti capitali di terzi. Questo può funzionare in fasi di crescita, ma è rischioso. Basta un calo dei ricavi o un aumento dei tassi per azzerare i margini.
Il Commercialista deve sempre valutare il ROE insieme ad altri indicatori, come ROA (redditività dell’attivo) e PFN/EBITDA (sostenibilità del debito).
Il ROE è un indice semplice ma potentissimo, capace di raccontare quanto rende davvero un’impresa.
Per il Commercialista moderno, è uno strumento fondamentale per:
🎓 Iscriviti ad una lezione gratuita del corso MasterBANK AI su www.masterbank.it