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Le 7 ragioni per cui è complesso scrivere un piano di Start Up

In un precedente articolo ho scritto del tema della Start Up, e qualcuno potrebbe aver pensare che sia semplice scrivere un progetto, in quanto si tratta di partire da zero, senza i problemi di collegamento con i bilanci di anni già esistenti.

In realtà non è affatto semplice per il Commercialista o il Tributarista scrivere questi bilanci, per una serie di ragioni tecniche, che andremo a vedere.

 

Ragione 1 – Il Bilanciamento Fonti Impieghi

Probabilmente, la prima ragione di scrittura di un progetto di Start Up, è costruire un bilanciamento fonti impieghi, come in figura.

Riuscire a quadrare un piano di questo genere, significa tuttavia aver già scritto gli stati patrimoniali, altrimenti, come evidente ictu oculi, non sarebbe possibile procedere. Infatti, le poste di copertura in dare (impieghi) e quelle in avere (fonti), possono quadrare solo a condizione di aver già sviluppato i rispettivi stati del patrimonio.

Ma qual è il precedente tecnico necessario?

Aver già sviluppato un conto economico previsionale, che dovrà ovviamente quadrare, in termini di utili, con gli stati patrimoniali previsionali.

 

Ragione 2 – Il conto economico previsionale

Per poter produrre gli Stati Patrimoniali, che sono essenziali per poter poi bilanciare il prospetto fonti e impieghi, occorre prima aver prodotto i conti economici, come nella figura seguente.

Tuttavia, come si è detto in precedenti articoli, questo necessita, a sua volta, altri fogli di lavoro, e in particolare almeno 5 budget:

  1. Budget dei ricavi
  2. Budget dei costi variabili
  3. Budget dei costi fissi
  4. Budget dei costi del lavoro
  5. Budget degli investimenti

Tali cinque budget possono tuttavia essere scritti dal Commercialista se – e solo se – egli avrà ricevuto dagli imprenditori i dati necessari per rispondere a tali cinque fogli di lavoro.

Per ottenerli, serve una strategia di collaborazione ben precisa tra imprenditore e consulente.

 

Ragione 3 – Calcolare le voci di spesa

Tuttavia, l’imprenditore ben difficilmente saprà fornire alcune informazioni del conto economico. Farò un esempio: come calcolare le spese di servizi?

Se il Commercialista non è in grado di fornire uno specchietto logico, con formule collegate, all’imprenditore cliente, ben difficilmente il linguaggio aziendale e quello del bilancio previsionale potranno coincidere.

Invece, è assolutamente necessario che le voci di costo quadrino, per ragioni che sarebbe pleonastico illustrare.

Pertanto, la stesura dei bilanci previsionali, anche dal lato dei conti economici, necessita di quadri di raccordo sulle singole voci, con un dialogo terminologico molto efficace e chiaro, nonché trasparente, tra impresa cliente e libero professionista.

 

Ragione 4 – Gli indici di bilancio

Altra ragione di complessità di un progetto di Start Up è la capacità di dotare il documento di elementi atti a delineare la coerenza dei dati, attraverso gli indici di bilancio.

A titolo di esempio, la capacità di calcolare il leverage, e il leverage finanziario, come in tabella, sono elementi premianti di qualsiasi progetto di Start Up.

Dotare il modello di costruzione di una nuova impresa di indici di bilancio previsionali è cosa di estrema utilità professionale e largamente apprezzata dall’intermediario finanziario, in particolare di tipo bancario. Infatti, la costruzione di un set di indicatori previsionali è molto utile per comprendere la razionalità e la coerenza dei numeri proposti nel piano.

 

Ragione 5 – La complessità dei conti

Alcuni lettori possono ritenere che sia relativamente semplice produrre i conti, se di tipo previsionale. Purtroppo, se alcune formule possono essere relativamente banali, altre sono particolarmente complesse, come quella espressa in figura.

Del resto, se non si è in grado di calcolare gli “altri flussi di cassa operativi netti”, non si è nemmeno in grado di calcolare il saldo finanziario della gestione complessiva.

Inoltre, appare il caso di rilevare come tale calcolo debba quadrare con il cosiddetto cash flow, lordo, che a sua volta deriva dalla costruzione del conto economico previsionale.

 

Ragione 6 – Il Cash Flow Lordo

Seguendo il ragionamento, come si è esplicitato al punto precedente, i flussi finanziari totali richiedono, per poter essere calcolati, il superamento di problemi operativi come quelli sopra ricordati.

Come si nota, il saldo finanziario della gestione complessiva deve coincidere, con opportune forme di controllo, con il cosiddetto cash flow lordo.

Tuttavia, tale quadratura, per poter essere verificata, deve prima dimostrare alcune parti:

  • La variazione di capitale circolante
  • Il saldo finanziario di gestione corrente
  • La variazione di fabbisogno finanziario

 

Ragione 7 – La variazione di liquidità

Infine, la ragione fondamentale di ogni progetto di Start Up è verificare, nei conti, se il progetto sia finanziariamente sostenibile, in termini di variazioni di liquidità, come in figura.

Tale prospetto, per poter essere quadrato, cioè dimostrando che il flusso di cassa di gestione complessiva sia pari alla variazione di liquidità, deve affrontare dei passaggi logici intermedi:

  • Flusso di cassa di gestione reddituale
  • Flusso di cassa di gestione corrente
  • Variazione del fabbisogno di cassa

 

Conclusioni

Per tutto quanto sopra argomentato, appare del tutto privo di fondamento il parere di coloro che ritengono sia semplice produrre un piano di Start Up.

Al contrario, il professionista si troverà ad affrontare una serie di problemi di non agevole soluzione. Infatti, i cinque budget (ricavi, costi variabili, costi fissi, lavoro e investimenti), di cui si è trattato in altri articoli, vanno semplicemente considerati come elementi propedeutici alla stesura del business plan.

Di qui, sono molteplici le difficoltà da superare per passare dalla mera elaborazione di un conto economico previsionale a un vero e proprio business plan, che si compone di complesse operazioni di quadratura tra stati patrimoniali, conti economici, flussi di cassa, indicatori di bilancio aziendali.

Nel prossimo futuro, anche in considerazione della crisi economica generata – o comunque ampliata – dal fenomeno COVID 19, sempre maggiori saranno le richieste di consulenza specifica altamente professionale, anche e soprattutto nel settore Start Up.

Lo sanno bene i Finanzialisti, i Commercialisti Specialisti in Finanziamenti di Impresa che hanno frequentato il corso MasterBANK, l’unico corso in Italia che ti fornisce le competenze e gli strumenti informatici pronti per fare consulenza professionale.

Tali richieste dovranno tuttavia scontare una serie di difficoltà interpretative, soprattutto in termini di linguaggi con il settore degli intermediari finanziari, in primis le banche, che richiederanno al libero professionista la stesura di documenti altamente performanti e qualificanti il progetto di nuova impresa.

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