Nei mesi del Coronavirus, è passato nel grande pubblico il concetto che ci siano “soldi a fondo perduto”, in quantità esorbitante, disponibili per le imprese, semplicemente a prima richiesta, compilando un semplice modulo in banca. Tutti gli imprenditori che si siano recati in una qualsiasi banca italiana, hanno presto scoperto che le cose non stavano esattamente in tali termini politici, chiaramente propagandistici. Le ragioni sono ovviamente tecniche. Sta di fatto che alcuni di loro, irritati, abbiano dato la colpa, come sempre, al solito capro espiatorio: il Commercialista.
A lui l’ingrato onere di spiegare all’imprenditore due questioni:
Se, del resto, osservate l’atteggiamento cautelativo praticato da tutte le banche italiane, verificherete che l’approccio istruttorio non sia stato evitato, come era facile prevedere – e infatti avevo pubblicamente previsto – non essendo stata cambiata né la norma fiscale, né quella bancaria.
Cosa deve fare, dunque, il Commercialista, che come sempre rischia di far la fine dell’agnello sacrificale, in quanto primo contatto (umano) con il cliente? Le banche, continueranno sempre a verificare, nei documenti aziendali, i seguenti elementi tecnici, rispondenti a queste domande:
Secondariamente, le banche continueranno, nelle loro istruttorie, a verificare la presenza di informazioni atte a rispondere a questa seconda batteria di questioni tecniche:
Il mio consiglio operativo è che il Commercialista si doti di un decalogo di punti, articolato su 3 aree di approfondimento tematico:
Vediamo quali sono gli spunti di argomentazione che vanno approfonditi in una relazione tecnica inerente le 3 aree.
Area 1
Area 2
Area 3
Questo è il decalogo di punti che io raccomando di argomentare in una relazione tecnica professionale atta a fare ottenere il credito alle imprese vostre clienti, se volete fare davvero l’interesse dell’impresa.
Non è automatica la concessione di credito bancario e, anche fosse, il denaro è in senso tecnico un farmaco, cioè – per derivazione etimologica greca – un veleno, la cui dose, quantità, qualità e tempo di somministrazione, necessita un medico esperto nella prescrizione e somministrazione.
Il Commercialista è, a mio modo di vedere, il professionista naturale di tale materia, in ambito di consulenza al cliente, preventiva a qualsiasi richiesta bancaria consapevole degli effetti a livello aziendale, positivi o negativi.
Sapere argomentare di questi argomenti e saper inquadrare una tematica di fido bancario, con una consulenza specifica all’impresa, non è cosa banale e non può essere trattata in un articolo.
Per questo, oltre al presente articolo potete trovare un video con una trattazione universitaria di finanziamenti d’azienda e potrete scaricare le correlate dispense professionali della lezione.
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