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La seconda grandezza del cash flow (per il Commercialista specialista in finanziamenti d’azienda)

Esistono diverse configurazione di rendiconto finanziario. In questo articolo faremo riferimento alla forma più diffusa e utilizzata nella prassi professionale dagli specialisti dei finanziamenti d’azienda: la forma internazionale. Per questo, scopo dell’articolo è illustrare quali siano i passaggi tecnici dal primo livello di cash flow (CCF) al secondo livello di cash flow (OCF).

Il tema è di estremo interesse ed attualità, in quanto, in epoca di crisi economica collegata al noto problema pandemico, saper valutare la capacità dell’azienda di produrre, sia in logica retroattiva, sia in logica prospettica, il valore chiave aziendale (OCF), farà la differenza tra il consulente in grado di difendere la propria azienda e quello invece in difficoltà sui mercati degli intermediari finanziari.

Quanto segue ha quindi la finalità di offrire al libero professionista la capacità di costruirsi un pezzo di proprio sistema sintetico, su elaboratore elettronico, al fine di fornire consulenza al proprio cliente, sia in sede di dichiarazioni e bilanci, cioè in logica retroattiva, sia – soprattutto – in logica what if e previsionale (business plan).

Un consiglio operativo

Il mio consiglio operativo è quello di predisporre sul proprio foglio elettronico un modello in grado di determinare la seconda grandezza usata nel sistema di rating interno della banca. Tale grandezza si chiama OCF (Operating Cash Flow). Ma come si calcola? Ci serve un modello di rendiconto finanziario.

Il rendiconto finanziario

Vediamo, passaggio per passaggio, come si costruisce il rendiconto finanziario.

Ipotesi forte del modello

L’ipotesi forte di questo modello è di aver già determinato, come ho spiegato in precedente articolo su questo blog, la prima grandezza del rendiconto finanziario redatto in logica internazionale: il CCF (Current Cash Flow).

Consiglio operativo

Il consiglio operativo è costruirsi su foglio elettronico un modello di analisi in grado di passare dal CCF fino alla grandezza target di secondo livello: OCF (Operating Cash Flow). In questo articolo intendo trattare di tutti i passaggi logici per passare dalla prima alla seconda grandezza.

Dal Current Cash Flow per arrivare, seguendo la successiva figura 1, al concetto di Operating Cash Flow, occorre considerare 2 grandezze:

  1. il working capital
  2. il capitale fisso operativo
  3. Che cosa è il working capital?

In estrema sintesi:

E cosa vuol dire variazione del capitale fisso operativo?

Supponiamo, ad esempio, di avere una impresa Alfa S.p.a., che possiede un capannone acquistato a costo storico 50, e venduto a 70. Da un punto di vista contabile si registra una plusvalenza di 20. Ma dal punto di vista finanziario? Alla nostra impresa Alfa entra 70, in termini di flusso di cassa: quindi il disinvestimento provoca una entrata di cassa pari a: +70.

La plusvalenza, cioè la logica del reddito, di competenza, non è più la logica che interessa.

Allora i passaggi da CCF ad OCF è il seguente:

Riassumendo i passaggi da CCF ad OCF, si veda la seguente figura 1.

Abbiamo trovato una grandezza importante, l’operating cash flow (OCF).

La grandezza OCF è importante perché, in estrema sintesi:

  1. è il primo vero flusso di cassa!
  2. è legato alla attività tipica
  3. non è influenzato dalle decisioni finanziarie

Ragioni di rilevanza professionale

E’ importante ragionare sui flussi dell’attività tipica, poiché, ovviamente, l’attività non tipica è meno prevedibile. L’OCF è quindi importante perché è un flusso di cassa la cui grandezza non è inquinata dalla attività non operativa. Occorre ricordare che, per il teorema della separazione delle fanti dagli impieghi, la raccolta e l’impiego sono due momenti logici distinti; prima si deve vedere la capacità di produrre cassa con le normali attività, poi in funzione delle logiche di finanziamento vedere come impiegarla.

Dal punto di vista logico, sono due flussi di cassa diversi.

E’ importante valutare la capacità di cassa di una azienda cosiddetta unlevered, cioè prima dei finanziamenti, ovvero nel momento in cui se deve ancora decidere se finanziare o no l’impresa. E’ solo successiva la decisione di acquisire cassa con finanziamenti esterni con conseguenti oneri finanziari, oppure se distribuirla, come vedremo. Inoltre l’acquisizione di ulteriore cassa può avvenire non soltanto con capitale di debito, ma può essere che l’impresa scelga di andare a chiedere capitale di rischio o debito mezzanino.

Tutti questi ragionamenti sono tuttavia successivi: per ora, siamo arrivati per ora al flusso cassa operativo.

Le decisioni finanziarie vengono dopo, in quanto fino a questo punto stiamo parlando della capacità dell’azienda di creare flussi dalla sola attività tipica.

Si ricordi: OCF (Operating Cash Flow) dipende solo dalla attività tipica.

Conclusione

In questo articolo abbiamo visto il secondo passaggio tecnico per la costruzione di un sistema di rating sintetico. Con tale definizione si intende in dottrina il sistema in grado di dialogare con quelli esterni (Moody’s, Fitch, Standard’s & Poors, ecc.) e con quelli interni (degli intermediari finanziari, in primis le banche).

Nei prossimi mesi, diventerà cruciale dimostrare a questi ultimi, cioè ai sistemi delle banche, che l’azienda cliente è in grado di sviluppare autonomamente e argomentare anche il secondo livello di cash flow (visita la mia pagina www.masterbank.it se ne vuol sapere di più).

In particolare, la capacità del consulente aziendale di monitorare, controllare e prevedere, anche con opportune analisi di tipo what if, il livello di OCF (Operating Cash Flow), sarà di estremo valore nel prossimo immediato futuro, stante la situazione di crisi in cui versano molte imprese italiane, segnatamente quelle di piccola dimensione.

Inserire nel proprio studio modelli professionali, sviluppati su elaboratore elettronico, in grado di offrire ai propri clienti informazioni chiave, a loro necessari per dialogare in lingua moderna con il sistema finanziario, che usa logiche e linguaggi internazionali, significa presentarsi sul mercato professionale come uno specialista della materia dei Finanziamenti d’Azienda.

Tale materia, che è una nicchia della più ampia famiglia della Finanza Aziendale, è certamente tematica di grande attualità nella situazione economica del mercato italiano (visita la mia pagina www.masterbank.it se ne vuol sapere di più).

Il Commercialista ed il Tributarista possono opportunamente integrare la visione fiscale con quella di questa diversa disciplina, poiché la logica di cassa, e non di competenza, è quella usata dal sistema degli intermediari finanziari, coi quali i vostri clienti dovranno interloquire.

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