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Gli 8 problemi della tesoreria che il Commercialista deve saper risolvere

Il tema della pianificazione della tesoreria aziendale è di estrema attualità, per il concomitante verificarsi di tre fattori:

  1. Una crisi pandemica senza precedenti con forte impatto sull’economia
  2. L’entrata in vigore di nuove norme di vigilanza bancaria dal primo gennaio 2021
  3. L’imminente entrata in vigore delle norme sulla crisi di impresa

La conoscenza teorica della materia non è più sufficiente, per una consulenza evoluta e professionale. Per tale ragione, l’asse di ricerca dell’accademia MasterBANK, dopo due anni di testing e sviluppo, ha risolto i problemi operativi delle piccole imprese italiane mediante un modello evoluto.

Tale modello, in fase di testing, ha affrontato diversi importanti e complessi problemi operativi. Tra i molti, in questo articolo intendiamo segnalarne 8, che sono i più frequenti e significativi. Sono infatti i problemi pratici che il dottore Commercialista si trova ad affrontare, qualora voglia impostare un piano di gestione della tesoreria del proprio cliente.

Vediamo in questo articolo quale è stata la soluzione adottata dai commercialisti che hanno partecipato al progetto di ricerca applicata sui clienti della nostra rete professionale.

Il modello è oggi a disposizione del percorso di formazione della nostra accademia, e consente ai nostri iscritti di avere uno strumento operativo, testato, funzionale, in grado di rispondere alle più tipiche problematiche operative che possono avere le piccole e micro imprese italiane, che massimamente caratterizzano la clientela degli studi professionali.

 I problemi tecnici risolti

 In questa parte dell’articolo intendo fornire al dottore Commercialista 8 consigli operativi su come risolvere i più classici problemi di pianificazione finanziaria, indicando le soluzioni adottate dal nostro gruppo di ricercatori, dottori commercialisti, specializzati nella nostra accademia.

  1. Come ottenere una acquisizione dati realizzata direttamente ed autonomamente dall’imprenditore ma allo stesso tempo corretta e guidata?

Il primo problema tecnico era ottenere una acquisizione dei dati realizzata direttamente e autonomamente dall’imprenditore, ma al tempo stesso che fosse corretta e guidata. Per risolvere tale problema, il modello utilizza un file di input fornito all’imprenditore, con alcuni fogli di pronto utilizzo, nonché un meccanismo di calcolo immediato degli output, tratto dal motore del modello, che gira nel budget di cassa.

  1. Come conferire alla pianificazione la profondità temporale minima conforme al dettato normativo sulla crisi di impresa e cioè 6 mesi?

Il secondo problema è stato risolto considerando due ambiti tecnici: un ambito di immediato periodo, dato dagli scadenzari degli incassi e dei pagamenti, e un ambito più ampio temporale, dato dai differenti budget aziendali, costruiti secondo logiche che si integrano col budget di cassa.

  1. Come cambiare approccio alla pianificazione a seconda del grado di cultura e preparazione finanziaria dell’impresa?

Il terzo problema è stato risolto mediante due strade distinte per la gestione degli scadenzari; la prima strada, che chiamiamo di approccio analitico ed evoluto, e una seconda strada, che chiamiamo di approccio sintetico e semplificato.

Tecnicamente, la prima strada fa uso di tabelle pivot.

  1. Come calcolare la cassa creata/distrutta dalla gestione aziendale complessiva e quella creata/distrutta dalla sola gestione operativa?

Questo problema è stato risolto utilizzando differenti fogli di calcolo per il flusso di cassa della gestione complessiva e del flusso di cassa della gestione operativa.

  1. Come gestire anticipatamente la manovra finanziaria e rispondere in congruo anticipo alla domanda “in che misura utilizzare le diverse linee affidate (anticipo sbf, anticipo fatture, ecc…), considerando il limite di affidato e soprattutto il portafoglio disponibile?

Questo problema è assai complesso ed è stato risolto con un quadro che delinea la “manovra banche- manovra finanziaria”, del budget di cassa. In tal modo, per ogni forma tecnica, è possibile costruire un piano che considera l’accordato, il portafoglio disponibile, vari input di incremento e decremento dell’utilizzo, il nuovo utilizzato e il valore disponibile.

  1. Come calcolare gli interessi passivi per ogni forma tecnica di anticipo e prendere in considerazione le uscite derivanti dagli stessi?

Il modello risolve il problema calcolando, per ogni forma tecnica, il calcolo degli interessi passivi, la liquidazione su c/c (uscita) in base agli accordi bancari, l’inserimento degli interessi liquidati nelle uscite di gestione finanziaria insieme agli interessi sui finanziamenti.

  1. Come avere immediata evidenza, per ogni mese oggetto di pianificazione, del fatto che la cassa ed il fido disponibili siano sufficienti alla copertura dell’eventuale deficit di liquidità della gestione complessiva aziendale al netto della manovra finanziaria prima vista?

Il problema è stato risolto nel modello attraverso un quadro di sintesi che calcola la cassa creata / distrutta mensile, i rientri dell’autoliquidante, le coperture dell’autoliquidante, il flusso di necessità di copertura residua, la verifica di capienza degli stock di fido bancario, le segnalazioni di warning e le verifiche sulla DSCR (debt service cover ratio). In tal modo, lo strumento è già pronto per la verifica delle nuove normative bancarie e le nuove norme sulla crisi di impresa.

  1. Come calcolare in modo immediato la PFN a breve termine per ciascuno dei mesi oggetto di pianificazione?

Questo complesso problema è stato risolto con il quadro della posizione finanziaria netta, che calcola gli stock e le variazioni di debiti, i calcoli di c/c attivi e di cassa, le variazioni di posizione finanziaria netta di periodo considerato.

 

Conclusione

Dotare lo studio del Commercialista di uno strumento di analisi in grado di programmare la cassa previsionale del proprio cliente è una questione di vita e di morte, nello scenario pandemico, di introduzione delle nuove norme di vigilanza bancaria e di crisi di impresa.

Saper rispondere al cliente, fornendo pianificazione finanziaria di cassa e di posizione finanziaria netta finale attesa, in logica prospettica, è un valore aggiunto di consulenza di estrema rilevanza nello scenario attuale e prospettico.

Dotare lo studio professionale di strumenti di analisi in grado di rispondere alle più frequenti e comuni richieste di informazione del cliente, consente di avere un vantaggio competitivo in uno scenario in continua evoluzione, tutelando il proprio cliente e acquisendo nuovi clienti in cerca di consulenza finanziaria evoluta.

Tutto questo consente al Commercialista di svolgere una funzione non solo di controllo ex post, ma di consulenza e programmazione ex ante, in grado di tutelare il cliente con risposte efficaci, chiare, professionali.

Ti aspetto al corso MasterBANK

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