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Deve essere chiaro ai Commercialisti che i fallimenti si fanno per cassa

Un vecchio adagio del mondo finanziario vuole che i bilanci si fanno per competenza, ma i fallimenti per cassa.

Nel nuovo mondo che si sta delineando, nel quale i temi delle criptovalute/attività diventano un argomento di estremo interesse, taluni pensano che gli operatori siano avulsi dalle logiche tipiche del mondo della old economy.

Al contrario, le regole dei finanziamenti d’azienda, cioè di una nicchia della finanza aziendale, sono imperiture e globali (valide in ogni continente). Per tale ragione, il dottore Commercialista che voglia avvicinarsi allo studio delle nuove tecnologie non può pensare di prescindere dallo studio approfondito di tali regole finanziarie, poiché nessun operatore potrebbe mai mettere denaro, né con forme tradizionali né – rectius, ancor meno – con forme innovative, in un progetto che non parli di cassa.

I contenuti metodologici del nostro modello

I contenuti metodologici dei nostri modelli excel tengono conto delle regole fondamentali della moderna negoziazione bancaria ed extra bancario. Sia che si tratti infatti del mondo della old economy, sia che si tratti invece nel mondo della new economy, con particolare riguardo a strumenti alternativi di finanziamento, anche su mercati OTC e nel mondo block chain, le regole della finanza aziendale sono inalterate. In particolare, uno dei temi fondamentali è quello di sapere il significato e l’equivalenza del cash flow lordo (si veda figura 1).

Figura 1 – Equivalenza e significato del cash flow lordo

Il dottore Commercialista deve riuscire a spiegare la tesi espressa nel precedente schema in termini contabili. Saper passare dal piano teorico a quello operativo non è banale, e necessita della padronanza di sistemi di calcolo proprietari, a mezzo di modelli su foglio elettronico. Uno degli schemi di fondamentale importanza è quello che dimostra il pareggio del cash flow lordo con il saldo finanziario di gestione complessiva. Occorre saper calcolare il saldo finanziario di gestione corrente ed aggiungere a questo il saldo delle variazioni di capitale fisso. Successivamente, occorre aggiungere le variazioni di debiti di finanziamento (sia di breve sia di lungo termine) e infine le variazioni di patrimonio netto.
Il risultato, detto saldo finanziario di gestione complessiva, deve coincidere con il calcolo del cash flow lordo. Si veda la successiva figura 2.

Figura 2 – Dimostrazione contabile del pareggio dei flussi di cassa

Un secondo tema fondamentale è quello del pareggio di due altre grandezze. La prima è il flusso di cassa della gestione complessiva e il secondo è il saldo denominato come “delta cassa”. Tale aggregato, che è il saldo della posta di cassa e banche dello Stato Patrimoniale da un anno al successivo, esprime il differenziale, positivo o negativo, della cassa, creata o distrutta.

Invece, il dato mancante è quello che spiega il “perché” si crea o si distrugge cassa aziendale, e dove. Tale discorso riguarda il flusso di cassa di gestione complessiva.

Si veda la figura 3.

Figura 3 – Regola dell’equivalenza del delta cassa

Conoscere la teoria è importante, ma per il dottore Commercialista o Tributarista, per l’Amministratore o l’aziendalista è ancora più importante dimostrarlo coi numeri. Si deve saper calcolare il flusso di cassa generato dalla gestione reddituale e a questa sottrarre gli impegni operativi di cassa nonché le variazioni di capitale fisso.

Il risultato, cioè la variazione di cassa, è poi modificata dai debiti di finanziamento e dalle modifiche di capitale netto. Il risultato, denominato flusso di cassa della gestione complessiva, deve quadrare con il delta di cassa e banche di due stati patrimoniali successivi, in attivo.

Si veda la figura 4.

Fig. 4 – Dimostrazione di equivalenza tra flusso di cassa di gestione complessiva e variazione di liquidità

 

Conclusione

Il dottore Commercialista rischia di perdere la propria clientela, la quale si sta rapidamente interessando dei nuovi mondi all’orizzonte, nei quali le critpovalute/attività, compreso il meccanismo della block chain, diventano elementi negoziali importanti.

Purtroppo – o per fortuna, dipende dai punti di vista – le nuove forme tecniche di finanziamento delle imprese non esulano dalle regole generali della finanza. Una delle regole generale vuole che il finanziatore ponga il proprio denaro in una iniziativa solo se si attende un flusso monetario, in una serie storica futura, almeno pari al valore attuale della somma impiegata, maggiorata di un tasso di profitto finanziario, proporzionale al rischio.

Tale valore non si misura con la competenza economica e con il calcolo dell’utile, a fini prevalentemente fiscali. La logica di riferimento è quella per cassa, a prescindere dal fatto che si operi con uno strumento tradizionale o – a maggior ragione – innovativo.

Se davvero non volete che i vostri clienti aziendali, magari attratti dal mondo Blockchain e dalle nuove opportunità, sfuggano dai vostri studi, sarà bene che vi attrezziate di strumenti operativi e professionali per potere, con competenza finanziaria, affrontare le sfide della consulenza nei nuovi mercati.

Scoprirete che, invece di fare i gabellieri non pagati della burocrazia pubblica, è possibile tornare a svolgere il ruolo prestigioso e ben remunerato del libero professionista.

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