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Come riscrive il rendiconto finanziario la banca?

Nei precedenti articoli, si è trattato di riscrittura del bilancio, dei modelli di conto economico e di stato patrimoniale, al fine di riscriverli in logica coerente con quella usata dai sistemi di rating interni, cioè quelli in uso delle banche.

Oggi, facciamo un ulteriore passo avanti e, partendo da tali schemi, vediamo quali siano le forme di riscrittura del rendiconto finanziario.

Naturalmente, in tema di rendiconto finanziario, esistono molti diversi modelli possibili, coerenti con diversi scopi informativi; quello riassunto oggi è il metodo bancario, finalizzato a determinare grandezze fondamentali per l’analisi, quali il free cash flow, l’excess cash flow e le loro correlazioni, rispetto alla posizione finanziaria netta a breve e totale.

I contenuti metodologici del nostro modello

Da dove parte la lettura del rendiconto finanziario?

Si parte dell’EBITDA (Earning Before Interest and Taxes), in quanto ritenuta una prima proxy di flusso di cassa, poiché grandezza del conto economico non ancora influenzata dalle politiche di bilancio.

La banca parte dal primo aggregato finanziario del conto economico: lo scopo è trovare il cash flow operativo lordo. In tale aggregato girano anche quattro grandezze:

  • Variazione CCNO
  • Variazione CCN
  • Variazione Fondi
  • Variazione debiti diversi

Per tali operazioni, si giunge alla costruzione del Cash Flow Operativo Lordo. A tale aggregato, la banca aggiunge il saldo investimenti, dato da:

  • Variazione immobilizzazioni immateriali
  • Variazione immobilizzazioni materiali
  • Variazione partecipazioni
  • Variazione altre immobilizzazioni finanziarie

Il terzo grande aggregato di interesse della banca è il saldo delle altre partite, che può avere segno positivo o negativo, dato da:

  • Saldo partite straordinarie
  • Saldo partite finanziarie
  • Saldo imposte

Così procedendo si ottiene il cash flow gestionale, al quale si devono aggiungere il risultato di una variazione:

  • Variazione dei mezzi propri (al netto di autofinanziamento)

In conclusione, si ottiene l’ultima e più interessante forma di cassa, e cioè il free cash flow.

 

I video

Ho preparato una serie di video per meglio spiegarti i concetti espressi in questo articolo.

Eccoli qui sotto, approfittane.

Conclusione

Il dottore Commercialista deve verificare che il risultato ottenuto dal modello sia quadrato e corretto. Per tale ragione, dovrà utilizzare due forme di quadratura, usate analogamente dalle banche:

  1. Free Cash Flow e Delta PFN Totale coincidono in valore assoluto
  2. Excess Cash Flow e Delta PFN a breve coincidono in valore assoluto

Per quale ragione – si chiederà qualche lettore – il commercialista deve conoscere questo diverso modo di costruire il rendiconto finanziario?

Nel percorso annuale di MasterBANK © usiamo diversi modelli di rendiconto finanziario, per diverse finalità. Tuttavia, anche questa va conosciuta, poiché è necessario dialogare con il sistema finanziario, che è particolarmente interessato ad elementi informativi della gestione.

Conoscerli, saperli misurare, calcolare e quadrare, costituisce un elemento di consulenza professionale di grande valore per la banca e per, quindi, il vostro cliente.

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